Vitamina D protagonista per la salute della donna.

Graziella Raiteri • feb 20, 2024

18° Congresso Internazionale di Medicina Estetica – Milano, Ottobre 2016

Dott.ssa Graziella Raiteri

Specialista in Endocrinologia e Malattie del Ricambio 

Torino - Italia


È risaputo che il deficit di Vitamina D sia un problema di salute di rilevanza mondiale che non interessa solamente la salute a livello muscolo-scheletrico, ma anche una vasta gamma di malattie acute e croniche.

Il ruolo ormonale sistemico della Vitamina D è oggi ampiamente supportato dal ritrovamento del recettore per la Vitamina D (VDR) e dell'enzima 25-idrossi-vitamina D-1α-idrossilasi in numerosi tessuti e cellule (osso, cervello, intestino, placenta, tessuto muscolare e cellule immunitarie). Inoltre recentemente è stato stimato che l'1,25OH Vit.D sia in grado di modulare l'espressione di più di 200 geni coinvolti in un ampio spettro di meccanismi, dalla proliferazione cellulare alla differenziazione cellulare, dall'apoptosi all'angiogenesi.

Da un punto di vista epigenetico, il deficit di Vitamina D durante la gravidanza può non solo danneggiare la conservazione dello scheletro materno e della formazione scheletrica fetale, ma può anche influenzare negativamente lo sviluppo della placenta e l'“imprinting” fetale, che potrebbe influenzare la suscettibilità ad una malattia cronica sia subito dopo la nascita che più tardivamente nel corso della vita.

Da un punto di vista metabolico, molti studi hanno riportato il legame tra la Vitamina D e il metabolismo del tessuto adiposo, così come il possibile ruolo dell'ormone nell'obesità, nel determinare il peso corporeo e la distribuzione del grasso, in particolare considerando sia l'obesità come una condizione predisponente l'ipovitaminosi D, sia la Vitamina D come un cofattore nella patogenesi dell'obesità. Il deficit di Vitamina D è un problema frequentemente associato all'obesità in età adolescenziale. Attraverso studi osservazionali bassi livelli ematici di Vitamina D sono stati correlati alla fisiopatologia del diabete mellito e alla sindrome metabolica, oltre che all'obesità; il ruolo della Vitamina D nel modificare il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 è probabilmente mediato dall'effetto dell'ormone sulla funzione della beta-cellula, sulla sensibilità insulinica e sulla infiammazione sistemica. Vi è una ricca quantità di dati che evidenziano come il calcitriolo sia un forte immunomodulatore e migliori l'infiammazione sistemica; esiste un'associazione inversa tra la quantità di Vitamina D e diversi biomarcatori pro-infiammatori che sono associati allo sviluppo dell'IR(insulino-resistenza) quali il TNFα, l'interleuchina 1β. Oggi sappiamo che la concentrazione sierica di Vitamina D è più alta in una donna sana rispetto alle pazienti affette da PCOS (sindrome dell'ovaio policistico), e che la supplementazione della vitamina migliora la loro insulino-resistenza e gli effetti del trattamento per l'infertilità. La Vitamina D stimola anche la produzione di ormone antimulleriano, che è fortemente correlato con la conservazione della riserva ovarica.

Inoltre, dal momento che la Vit.D regola alcuni processi fisiologici che includono la modulazione immunitaria, la resistenza allo stress ossidativo e la modulazione di altri ormoni, non stupisce che bassi livelli di Vit.D siano associati con un aumentato rischio di sviluppo di diversi tumori (colon-retto, mammella, melanoma). Infine, è stata ipotizzata un'associazione tra l'invecchiamento della pelle e i livelli di 25 OH Vit.D3: bassi livelli dell'ormone in donne che mostrano meno invecchiamento della pelle dovuto all'effetto di danneggiamento degli UVA potrebbero riflettere differenze genetiche nascoste nella sintesi di vitamina D che devono ancora essere studiate. D'altro canto molti studi, che hanno testato il trattamento orale con Vit.D, hanno mostrato un effetto di prevenzione verso il cancro della pelle, che è correlato ad effetti anti-aging.


Conclusioni

La Vitamina D mostra molti importanti effetti benefici, oltre al già noto ruolo di mantenimento del benessere osseo, e per questo motivo è importante in generale porre particolare attenzione alla supplementazione di questo ormone durante le varie fasi della vita della donna.


Parole chiavi

Vitamina D, obesità, diabete, fertilità, anti-aging.

Vitamina D,obesità, fertilità, anti-aging.

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